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evento 28 Settembre 2024, ore 9:00 > 30 Settembre 2024, ore 18:30

Giornate Europee del Patrimonio 2024

Anche quest’anno il Museo aderirà alle Giornate Europee del Patrimonio (GEP) ed esporrà eccezionalmente, per soli tre giorni – dal 28 al 30 settembre – la Lettera Apologetica, l’opera letteraria più importante di Raimondo di Sangro.
Parte del ricavato dalla vendita dei biglietti di sabato 28 - nella misura di 1€ per ogni biglietto prenotato - verrà donato all’Archivio di Stato di Napoli e destinato al progetto di restauro di una serie di disegni acquerellati, realizzati tra XVI e XIX secolo, raffiguranti alcuni monumenti della città di Napoli e allegati ad atti notarili di compravendita.
Questa iniziativa conferma l'impegno del Museo nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio culturale partenopeo.

Patrimonio in cammino

Il tema delle Giornate Europee del Patrimonio 2024, “Patrimonio in cammino”, è un invito a riflettere sul valore del patrimonio culturale e sulle connessioni e reti che, oggi o in passato, hanno reso possibili relazioni e scambi fra i popoli e le culture e contribuito alla formazione della nostra identità.
Da questo spunto nasce la volontà del Museo di offrire ai visitatori un’occasione di approfondimento dell’opera di Raimondo di Sangro, uno dei più brillanti esponenti dell’Illuminismo napoletano che, nella Lettera Apologetica, affronta proprio il tema dello scambio tra culture lontane, attraverso l’analisi dell’antico sistema comunicativo in uso presso le popolazioni Inca, i quipu.

L'esposizione della Lettera Apologetica

La Lettera Apologetica è l’opera letteraria più importante scritta dal VII principe di Sansevero e, formalmente, si presentava come un elogio dell’efficacia di un antico sistema comunicativo in uso presso gli Incas del Perù, i quipu, indirizzato a una duchessa amica.
In realtà, i nodi fatti con cordicelle variamente colorate, denominati appunto quipu, di cui la civiltà precolombiana si era servita per registrare conti o avvenimenti, costituivano per Raimondo di Sangro il pretesto per toccare ben altri argomenti.
In quest’opera dalla struttura complessa – fitta di note, rimandi, citazioni – Sansevero propagandava la necessità del libero pensiero e teorie poco ortodosse sull’origine del mondo, dell’uomo e della scrittura.
Al testo sono poi allegate tre bellissime tavole ripieghevoli: nella prima, il principe elabora graficamente i segni principali, o “Parole Maestre”, dell’antica lingua incaica, quali Dio, Notte, Acqua, Sole e altri; nella seconda traduce addirittura in quipu una canzoncina peruviana; nell’ultima dimostra magistralmente la possibilità di traslitterare in quipu gli alfabeti latino, italiano, francese, spagnolo, tedesco e inglese.

Il progetto di restauro

In linea con lo spirito di recupero del passato per comprendere il presente, si colloca anche la scelta di contribuire al restauro di documenti che raccontano le trasformazioni della città di Napoli attraverso il tempo. L’Archivio di Stato di Napoli ha accolto con gratitudine il sostegno del Museo Cappella Sansevero, che contribuirà al restauro di alcuni disegni tratti dai protocolli notarili dei secoli XVI, XVII, XVIII e XIX. Questi documenti, ricchi di dettagli e realizzati da artisti e artigiani dell'epoca, rappresentano un patrimonio unico per la storia della città.
I disegni, eseguiti a contorno o acquerellati, raffigurano monumenti, edifici e vedute della città, ed erano allegati a contratti notarili per compravendite o commissioni di lavori. Il restauro di questi manufatti consentirà di preservare testimonianze uniche del passato urbano e artistico della città.

Le opere in restauro

Tra i disegni che saranno sottoposti a restauro si segnalano i seguenti:

  • Giovanni Balducci, Disegni dell'abside del Duomo di Napoli di Giovanni Balducci, a. 1597 ASNa, Notai del XVI secolo, Francesco loele, 196/11
  • Francesco D'Angelo, Lampade d'argento per S. Giorgio dei Genovesi, a 1685. ASNa, Notai del XVII secolo, Giovan Battista Romano, 1268/8
  • Pianta della chiesa di San Giorgio dei Genovesi, a. 1606. ASNa, Notai del XVI secolo, Giovan Angelo Angrisano, 426/7
  • Disegni relativi al rifacimento del Seggio di Portanova, a. 1691 ASNa, Notal del XVII secolo, Francesco d'Urvo, 674/1
  • Biagio Zizza, Casa palaziata all'imbrecciata di Santa Maria Ognibene (lo Splendore), a. 1725 ASNa, Notai del XVII secolo, Giuseppe de Vivo, 714/32, a. 1725
  • Martino Buonocore, Casa concessa al marchese Sessa presso Santa Maria a Cappella Vecchia, a. 1744. ASNa, Notal del XVIII secolo, Ignazio Buonanno, 253/18
  • Biagio De Lellis, Prospetto di una casa palaziato a S. Giovanni Maggiore, 1745. ASNa, Notai del XVIII secolo, Orazio Maria Critaro, 161/33
  • Pietro Vinaccia, Disegno di un comprensorio di case presso S. Gennaro extra moenia. ASNa, Notal del XVIII secolo, Giovan Pietro Cantilena, 580/30, a, 1755.
  • Michele Dell'Aquila, Disegno di altrettante proprietà a S. Martino, a. 1780. ASNa, Notal del XVIII secolo, Michele Rocco, 1093/23
  • Francesco Pagano, Disegni di villa Bideri, già dei marchesi di ASNa, Notai del XIX secolo, Innocenzo Cerbino, 1050/4 Montescaglioso, a. 1825.

Questi disegni, che coprono un arco temporale di oltre tre secoli, rappresentano un tesoro di informazioni sui cambiamenti architettonici e urbanistici di Napoli.

Anche durante le Giornate Europee del Patrimonio, per visitare il Museo è sempre necessaria la prenotazione, da effettuare attraverso la pagina dedicata del nostro sito web.